Un recente studio condotto negli Stati Uniti ha portato alla luce dati significativi riguardo i benefici dell’olio d’oliva, suggerendo che un semplice cucchiaio al giorno possa avere effetti protettivi notevoli, in particolare contro le malattie legate all’Alzheimer. La ricerca, guidata dalla nutrizionista Anne-Julie Tessier dell’Università di Harvard, ha analizzato i dati di consumo di olio d’oliva raccolti a partire dagli anni ’90 da un gruppo di infermieri e professionisti della salute, inizialmente privi di malattie cardiache e cancro.
I risultati dello studio indicano che gli adulti che consumano regolarmente più di 7 grammi di olio d’oliva al giorno, circa mezzo cucchiaio, hanno una probabilità del 28% inferiore di morire per malattie legate all’Alzheimer rispetto a coloro che non ne consumano o lo fanno raramente. Questo effetto benefico è attribuito alle elevate quantità di acidi grassi monoinsaturi e ad altri composti con proprietà antiossidanti presenti nell’olio d’oliva, come la vitamina E e i polifenoli.
Tessier e il suo team hanno sottolineato che, nonostante la qualità complessiva della dieta possa essere migliore nei consumatori abituali di olio d’oliva, l’associazione tra il minor rischio di Alzheimer e il consumo di olio d’oliva si verifica indipendentemente da altri fattori dietetici. Questo suggerisce che l’olio d’oliva stesso possiede qualità distintive che contribuiscono alla salute cerebrale.
Nonostante i risultati promettenti, gli autori dello studio hanno riconosciuto alcune limitazioni, come la predominanza di partecipanti bianchi e istruiti, il che impedisce di generalizzare i risultati a popolazioni più variegate. Inoltre, essendo uno studio osservazionale, non è possibile stabilire un legame diretto di causalità tra il consumo di olio d’oliva e la riduzione del rischio di Alzheimer, ma si può soltanto ipotizzare una correlazione.