Conti correnti svuotati con un clic, è allarme: ecco come evitarlo

I criminali utilizzano tecniche sofisticate per rubare identità digitali e svuotare conti correnti, lasciando molte vittime inconsapevolmente indebitate.
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La Puglia si trova al centro di una preoccupante ondata di truffe creditizie che sta mettendo a rischio i risparmi di migliaia di cittadini. Secondo gli ultimi dati dell’Osservatorio Crif, la regione si posiziona al quinto posto in Italia per incidenza di frodi, con oltre 13 milioni di euro sottratti nell’ultimo anno attraverso sofisticate tecniche di raggiro.

Il fenomeno sta assumendo proporzioni allarmanti, con circa tremila casi registrati solo nell’anno scorso. Le truffe non si limitano al semplice furto di denaro, ma spesso comportano il furto d’identità, lasciando le vittime non solo derubate, ma anche inconsapevolmente indebitate.

Evoluzione delle tecniche fraudolente

I truffatori stanno affinando le loro strategie, puntando sempre più su colpi di maggiore entità. Si registra un’impennata delle frodi con importi compresi tra i 5mila e i 10mila euro, con un aumento del 46,7% rispetto all’anno precedente. Questo cambio di tattica evidenzia una crescente sofisticazione nelle tecniche utilizzate dai criminali.

Simone Capecchi, direttore esecutivo di Crif, sottolinea come le nuove tecnologie stiano rendendo gli attacchi più difficili da individuare e contrastare. I truffatori sfruttano tecniche come lo smishing (l’uso di SMS ingannevoli) e il vishing (truffe telefoniche), fingendosi operatori di aziende fornitrici di servizi o membri delle forze dell’ordine per estorcere informazioni sensibili.

Tipologie di frodi più diffuse

I prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi rappresentano quasi la metà delle truffe rilevate, seguiti dai prestiti personali che hanno visto un aumento del 14%. I criminali prendono di mira soprattutto l’acquisto di elettrodomestici (34,6%), auto e moto (16,5%), abbigliamento (9,4%) e dispositivi elettronici (8%).

Una tecnica particolarmente insidiosa è quella che sfrutta falsi SMS apparentemente provenienti da Poste Italiane. Il messaggio avvisa di una spesa non autorizzata e invita la vittima a cliccare su un link per bloccarla. In realtà, il link conduce a una pagina fasulla dove vengono richiesti dati di accesso e numero di cellulare. I truffatori utilizzano poi queste informazioni per effettuare bonifici fraudolenti.

Impatto sulle vittime e prevenzione

Le conseguenze per le vittime possono essere devastanti, con perdite che vanno dai 1.500 ai 10.000 euro per singolo caso. Molte persone si ritrovano non solo derubate, ma anche indebitate a loro insaputa, con prestiti contratti a loro nome dai truffatori.

Per difendersi, è fondamentale la prevenzione. Le banche e le Poste Italiane ricordano che non chiedono mai credenziali di accesso, dati delle carte o codici segreti tramite email, SMS o telefonate. È cruciale diffidare da richieste urgenti di dati personali o finanziari, soprattutto se provenienti da canali non ufficiali.

Le autorità locali e le forze dell’ordine stanno intensificando gli sforzi per contrastare questo fenomeno. Tuttavia, la rapidità con cui evolvono le tecniche fraudolente richiede una costante vigilanza da parte dei cittadini e un continuo aggiornamento delle misure di sicurezza da parte degli istituti finanziari.