Il satellite per l’osservazione della Terra Ers-2 dell’Agenzia Spaziale Europea potrebbe rientrare incontrollato nell’atmosfera terrestre il 20 febbraio, alle 2:51 ora italiana, secondo le ultime previsioni dell’ente spaziale. L’incertezza di questa previsione è di poco più di due giorni a causa dell’influenza dell’attività solare sulla densità dell’atmosfera terrestre e quindi sulla resistenza subita dal satellite.
Lanciato in orbita nel 1995, il satellite Ers-2 ha una massa di circa 2.294 chilogrammi e dovrebbe spezzarsi in frammenti a 80 chilometri dalla superficie terrestre, con la gran parte dei detriti che brucerà in atmosfera. È probabile che alcuni detriti raggiungano la superficie terrestre, cadendo probabilmente nell’oceano. Tuttavia, non si prevede che questi detriti contengano sostanze tossiche o radioattive.
In base alle informazioni fornite, la situazione presenta delle incertezze legate all’attività solare che influisce sulla densità dell’atmosfera terrestre. Il satellite, lanciato nel lontano 1995, ha una massa considerevole e si prevede che possa spezzarsi in frammenti a una distanza di 80 chilometri dalla superficie terrestre. Anche se è probabile che alcuni detriti raggiungano la superficie terrestre, le autorità rassicurano sul fatto che non dovrebbero contenere materiali pericolosi e che tali detriti dovrebbero cadere nell’oceano. Resta comunque da monitorare attentamente la situazione.