Covid, l’uso di idrossiclorochina potrebbe aver causato 17mila morti

Durante la pandemia da Covid-19, l’uso off-label dell’idrossiclorochina è stato associato a migliaia di morti. Nuovi studi rivelano un aumento del tasso di mortalità.

L’uso dell’idrossiclorochina, un farmaco antimalarico, durante la pandemia da Covid-19 ha suscitato un dibattito acceso. La molecola è stata proposta come possibile cura miracolosa da alcuni professionisti sanitari e sostenuta da figure politiche di rilievo, tra cui il presidente francese Emmanuel Macron e l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Tuttavia, un nuovo studio condotto da ricercatori francesi ha sollevato importanti interrogativi sull’efficacia e sugli effetti collaterali di questa terapia.

Durante la pandemia, l’uso off-label dell’idrossiclorochina è stato associato a quasi 17.000 morti in sei Paesi, sollevando preoccupazioni sulla sua sicurezza ed efficacia nel trattamento del Covid-19. Mentre alcuni professionisti sanitari hanno promosso l’uso di questo farmaco, molti esperti della salute hanno manifestato dubbi circa la sua efficacia a causa della mancanza di prove scientifiche a supporto.

L’autorizzazione all’uso di emergenza dell’idrossiclorochina rilasciata dall’Agenzia statunitense del farmaco è stata successivamente revocata a causa dei gravi effetti collaterali, tra cui anomalie del ritmo cardiaco. Inoltre, un nuovo studio condotto da ricercatori francesi ha rilevato che l’uso dell’idrossiclorochina è stato associato a un aumento dell’11% del tasso di mortalità, con un numero stimato di decessi di circa 240 in Belgio, 199 in Francia, 1.822 in Italia e 1.895 in Spagna durante un breve periodo di analisi.

Tuttavia, i ricercatori stessi hanno avvertito che i risultati devono essere considerati con cautela a causa delle limitazioni dello studio, inclusa la mancanza di dati completi relativi all’esposizione al farmaco. Pertanto, si è concluso che è necessaria una stretta regolamentazione dell’accesso alle prescrizioni off-label durante le future pandemie.

Questi risultati gettano luce su un dibattito cruciale riguardante l’uso off-label dei farmaci e la necessità di basare le decisioni terapeutiche su prove scientifiche solide. Mentre l’idrossiclorochina è stata inizialmente promossa come una soluzione potenziale, i dati emergenti sollevano domande importanti sulla sua sicurezza e efficacia nel contesto della pandemia da Covid-19. È evidente che la ricerca accurata e l’analisi critica dei dati sono fondamentali per guidare le decisioni terapeutiche durante situazioni di emergenza come la pandemia attuale.

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