Una massiccia eruzione solare, avvenuta la scorsa notte da un’immensa macchia solare instabile, ha causato notevoli disagi, mandando in tilt le comunicazioni radio sulla Terra e inviando un’enorme colonna di plasma caldo attraverso l’atmosfera solare a una velocità di 400 km/s, secondo quanto riportato da Space.com.
Un’esplosione solare, come quella verificatasi, è un’eruzione breve di intensa radiazione ad alta energia dalla superficie del sole, associata alle macchie solari. Questo evento è noto per provocare disturbi radio e magnetici sulla Terra, con potenziali conseguenze su varie attività terrestri.
Il fisico solare Keith Strong ha reso noti i dettagli salienti di questa eruzione solare su X. Egli ha dichiarato che l’eruzione a lunga durata, proveniente dalla regione della macchia solare AR3575, ha avuto inizio lunedì alle 20:30 EST (0130 GMT del 6 febbraio) e ha raggiunto il suo culmine alle 22:15 EST (0315 GMT del 6 febbraio). Questa esplosione ha generato anche eiezioni di massa coronale (CME), descritte dalla NASA come enormi bolle di plasma coronale attraversate da intense linee di campo magnetico espulse dal Sole.
Le CME, ovvero le eiezioni di massa coronale, possono dar luogo a tempeste geomagnetiche, portando a anomalie e interruzioni sulla Terra, inclusa l’interferenza con i satelliti in orbita terrestre. Le conseguenze di queste tempeste possono risultare significative e causare problemi su scala globale.
L’esplosione solare ha provocato black-out radio su ampia scala a causa dell’intenso impulso di raggi X e radiazione ultravioletta diretti verso la Terra. Questo ha portato a interruzioni delle trasmissioni radio a onde corte nella regione illuminata dal sole del pianeta al momento dell’arrivo della radiazione. In particolare, l’Australia e il Sud-est asiatico hanno subito black-out a onde corte, con operatori radio amatoriali e marinai che potrebbero aver perso il segnale a frequenze inferiori a 30 MHz per circa un’ora.
In sintesi, l’eruzione solare di proporzioni colossali ha generato notevoli turbative, dalle tempeste geomagnetiche ai black-out radio, evidenziando ancora una volta l’importanza di comprendere e monitorare attentamente l’attività solare per mitigare i potenziali impatti sul nostro pianeta e sulle tecnologie che vi orbitano intorno.