Giovedì 7 Marzo 2024, la Svezia ha ufficialmente aderito alla NATO, diventando così il 32° membro dell’alleanza militare transatlantica. Questo evento storico segna la fine di decenni di politica di neutralità del paese nordico, inserendosi in un contesto geopolitico in rapida evoluzione.
Il primo ministro svedese, Ulf Kristersson, ha annunciato l’accettazione del protocollo di adesione da parte di tutti gli stati membri della NATO, sottolineando l’importanza di questo passo per la sicurezza collettiva. La Casa Bianca ha rilasciato una nota in cui afferma che l’adesione della Svezia renderà gli Stati Uniti e tutti gli alleati più sicuri, evidenziando il consenso unanime tra i membri dell’alleanza riguardo all’ingresso della Svezia.
La ratifica del Parlamento ungherese ha rappresentato l’ultimo ostacolo superato dalla Svezia per l’adesione, dopo che anche la Turchia aveva dato il suo via libera. Il ministro degli Esteri ungherese, Peter Szijarto, ha svolto un ruolo chiave nella consegna dei documenti necessari per la ratifica a Washington, dove si trovavano anche il primo ministro Kristersson e il ministro degli Esteri svedese Tobias Billstrom.
La cerimonia ufficiale di innalzamento della bandiera svedese presso la sede della NATO a Bruxelles è prevista per lunedì 11 marzo, segnando formalmente l’ingresso della Svezia nell’alleanza.
L’ingresso della Svezia nella NATO è stato analizzato da esperti e accademici, tra cui Gregory Alegi, storico e docente dell’Università Luiss di Roma, che ha sottolineato come la Svezia, pur mantenendo una lunga tradizione di neutralità, abbia sempre avuto una cultura della difesa e della sicurezza.
L’adesione svedese sposta ulteriormente il baricentro dell’Alleanza verso il Nord, lasciando emergere preoccupazioni per i paesi situati sul fianco mediterraneo, come l’Italia, che da decenni sollecita una maggiore attenzione verso le minacce provenienti dal Mediterraneo e dal Medio Oriente.
Nonostante le preoccupazioni, l’ingresso della Svezia nella NATO è visto come un rafforzamento delle capacità difensive dell’alleanza, grazie alle avanzate forze armate svedesi e alla loro esperienza nella gestione delle minacce, in particolare quelle provenienti dalla Russia.
Questo ampliamento dell’Alleanza Atlantica non è previsto per cambiare direttamente le sorti della guerra in Ucraina, ma rafforza il messaggio di unità e deterrenza nei confronti di potenziali aggressori.
In conclusione, l’adesione della Svezia alla NATO rappresenta un momento significativo per la sicurezza euro-atlantica, riflettendo i cambiamenti nel panorama geopolitico globale e sottolineando l’importanza della solidarietà e della cooperazione tra gli stati membri dell’alleanza.