Il problema dell’inquinamento dell’aria rappresenta una minaccia sempre più grave per la salute globale, con l’Asia che emerge come epicentro di questa crisi. Secondo i dati più recenti, il 99% delle città con i peggiori livelli di inquinamento atmosferico al mondo si trova in Asia, e in particolare in India, che ospita ben 83 di queste città. Questo dato impressionante supera di oltre 10 volte le linee guida stabilite dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per la qualità dell’aria.
Una delle principali cause di preoccupazione è la concentrazione di particelle fini, come il PM2.5, che rappresentano il principale problema in molte di queste aree. Sorprendentemente, solo il 9% delle città esaminate a livello globale rispetta gli standard dell’OMS in termini di qualità dell’aria.
In India, una popolazione di 1.3 miliardi di persone convive con una qualità dell’aria sette volte superiore ai limiti stabiliti dall’OMS. L’Asia centrale e del sud emergono come le regioni più colpite dal problema dell’inquinamento atmosferico a livello mondiale, evidenziando la portata devastante di questa crisi nella regione.
La crisi climatica, alimentata principalmente dalla combustione di combustibili fossili, svolge un ruolo chiave nell’aggravare i livelli di inquinamento atmosferico. Le conseguenze di questa situazione si ripercuotono direttamente sulla salute e sulla qualità della vita delle persone, evidenziando l’urgenza di affrontare questa sfida in modo concreto e immediato.
Ogni anno, milioni di individui perdono la vita a causa di problemi di salute correlati all’inquinamento atmosferico, mettendo in luce l’urgenza di adottare misure efficaci per contrastare questa minaccia globale. Sorprendentemente, solo 10 paesi e territori possono vantare una qualità dell’aria considerata “salutare”, sottolineando la portata diffusa di questo problema su scala internazionale.
Un’altra problematica rilevante è rappresentata dalla mancanza di stazioni di monitoraggio in alcune regioni del mondo, come Africa, Sud America e Medio Oriente. Questa disparità nell’accesso ai dati sull’aria crea un’ineguaglianza significativa nel monitoraggio dell’inquinamento atmosferico, con molte aree che rimangono sottorappresentate nella valutazione di questa critica questione ambientale.