Il Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica ha recentemente dato l’approvazione a tre progetti di eolico offshore, segnando un significativo passo avanti nel settore delle energie rinnovabili. Questi progetti sono situati in tre diverse aree: al largo di Marsala, fra Brindisi e Lecce e al largo di Manfredonia. Tuttavia, ciò rappresenta solo una piccola parte delle proposte presentate, con oltre 70 progetti attualmente in fase di valutazione lungo le varie coste italiane.
L’ANSA Aero, l’associazione italiana delle imprese dell’eolico offshore, ha rivelato che questa decisione è stata presa in seguito alla presentazione di proposte da parte di 26 società, sia nazionali che straniere, che operano nel settore dell’eolico offshore. Questo sottolinea l’interesse significativo e l’investimento nel potenziale delle fonti di energia rinnovabile offshore in Italia.
Uno dei progetti approvati è stato presentato da GreenIt in partenariato con Cdp Equity e il fondo Ci Iv gestito da Copenhagen Infrastructure Partners. Questo prevede l’installazione di 21 turbine da 12 megawatt ciascuna, per un totale di 250 Mw di capacità, al largo di Marsala. Allo stesso modo, Galileo e Hope hanno ricevuto l’approvazione per un parco eolico da 525 Mw nel mare fra Brindisi e Lecce, mentre Seaenergy ha pianificato l’installazione di 68 turbine da 15 Mw, totalizzando 1.020 Mw di capacità, al largo di Manfredonia.
Un aspetto da considerare è che, a causa della profondità del Mediterraneo, le turbine devono essere posizionate su piattaforme galleggianti ancorate al fondo, aumentando la complessità dell’installazione e i costi. Tuttavia, l’eolico offshore presenta l’aspetto positivo di non interferire con il paesaggio terrestre, essendo le pale invisibili da terra. Questi progetti costituiscono un passo significativo verso l’uso delle energie rinnovabili e la riduzione della dipendenza dalle fonti di energia convenzionali.