L’ultima campagna ha visto un raddoppio delle importazioni di riso proveniente dalla Cambogia verso l’Unione Europea. Di fronte a questa situazione, Coldiretti e Filiera Italia hanno sollevato una richiesta urgente per l’introduzione di una clausola di salvaguardia. L’obiettivo è proteggere i produttori nazionali dall’ingiusta concorrenza che tali importazioni possono generare.
La proposta di modifica dell’articolo 29 della Commissione Europea è stata al centro della richiesta avanzata da Coldiretti e Filiera Italia. Essi hanno proposto l’attivazione automatica di una clausola di salvaguardia nel caso in cui le importazioni da un determinato Paese superino una soglia prestabilita. Questo meccanismo è stato suggerito per evitare eventuali pratiche di concorrenza sleale che potrebbero danneggiare gli agricoltori europei.
Secondo quanto espresso da entrambe le organizzazioni, l’attivazione della clausola di salvaguardia dovrebbe garantire il principio di reciprocità. Questo aspetto è essenziale per proteggere non solo la filiera del riso, ma anche i consumatori stessi. L’obiettivo è evitare che siano introdotti sul mercato europeo prodotti con standard ambientali e qualitativi inferiori rispetto a quelli stabiliti all’interno dell’Unione.
Coldiretti e Filiera Italia hanno inoltre sventato un tentativo della Commissione Europea di aumentare il limite consentito per i residui di triciclazolo nel riso. Si è cercato di passare da 0,01 a 0,09 mg/kg, un’azione che avrebbe permesso un uso maggiore di questo pesticida vietato all’interno dell’Unione Europea, ma ancora utilizzato nei campi di riso dei Paesi asiatici.
La filiera del riso in Italia coinvolge un numero significativo di famiglie, superando le diecimila unità tra dipendenti e imprenditori. Si tratta di un settore che rappresenta un’eccellenza del Made in Italy, con l’Italia stessa che garantisce oltre il 50% dell’intera produzione di riso all’interno dell’Unione Europea. Le varietà e la qualità uniche al mondo sono concentrate principalmente in Lombardia, Veneto e Piemonte, rendendo il Paese il principale fornitore di riso di alta qualità.