Il Sole ha generato un’intensa esplosione solare, conosciuta come “brillamento X2.5”, proveniente dalla regione delle macchie solari AR3576. Questo evento ha avuto un impatto significativo, causando un blackout radio di classe R3 nell’Oceano Indiano meridionale. L’esplosione ha provocato la formazione di una massiccia protuberanza sul lembo occidentale del Sole.
La regione delle macchie solari AR3576, attiva nelle ultime settimane, sta gradualmente scomparendo mentre si muove al di fuori della vista sopra l’orizzonte occidentale. Nonostante la sua lontananza, esiste la possibilità che sia ancora magneticamente connessa alla Terra, a causa della complessa struttura a spirale del campo magnetico solare.
L’evento X2.5 è stato generato dalla regione AR3576 alle 07:53 ora italiana del 16 febbraio, provocando un blackout radio di classe R3 nell’Oceano Indiano meridionale. È stato riferito che il Sole ha prodotto complessivamente 17 brillamenti in sole 24 ore, di cui uno di classe X2.5.
I brillamenti solari, noti anche come flare, rappresentano esplosioni improvvise di energia sulla superficie del Sole, accompagnate da un’emissione di radiazioni elettromagnetiche in diverse lunghezze d’onda. Questi eventi possono avere un impatto significativo sui sistemi tecnologici terrestri, causando potenziali disturbi nelle comunicazioni radio, nei sistemi di navigazione satellitare e nelle reti elettriche.
La classificazione dei flare solari si basa sull’energia rilasciata nella banda dei raggi X, utilizzando una scala che varia da A (meno energetico) a X (più potente), seguita da un numero che indica il grado di intensità all’interno di ciascuna classe. In questo caso, il brillamento X2.5 rappresenta un evento di notevole potenza all’interno della gamma dei flare solari.