Il Pugno al Cuore del KGB, una nota tecnica utilizzata dal servizio segreto dell’Unione Sovietica per liberarsi di dissidenti politici, spie nemiche o avversari.
Secondo le ultime indiscrezioni Alexey Navalny sarebbe stato ucciso in Siberia con un “pugno al cuore” dopo essere stato tenuto in isolamento a -27°C per almeno 2 ore in perfetto stile KGB’ .
Il KGB è stata per decenni l’agenzia principale per la sicurezza nazionale dell’Unione Sovietica dal 1954 fino al suo scioglimento nel 1991. Il KGB era noto per le sue operazioni di spionaggio, controspionaggio, sorveglianza interna e attività di sicurezza di stato, oltre a tattiche di influenze esterne e operazioni psicologiche.
Ma cos’è il pugno al cuore? Solitamente si parla di pugno al cuore, o pugno precordiale, riferendosi a una manovra manuale per defibrillare l’organo cardiaco in aritmia. Consiste in un colpo secco, unico, dato sullo sterno, all’altezza del cuore, da una distanza di circa 20 centimetri, con la parte ulnare del pugno.
La Tecnica del Pugno al Cuore del KGB prevede di portare la vittima in uno stato di ipotermia causando così uno stress al cuore in quanto temperature estreme fanno si che il cuore debba lavorare più duramente per pompare sangue attraverso i vasi sanguigni che si restringono nel tentativo del corpo di conservare il calore.
Una volta che il soggetto è stato sottoposto a lungo ad uno stato di ipotermia un pugno al cuore causerà un immediato blocco cardiaco causando la morte.
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