Il 22 marzo 2024, Mosca è stata scossa da un terribile attentato terroristico al Crocus City Hall, una nota sala da concerto. Secondo le fonti ufficiali, l’attacco ha lasciato almeno 40 persone morte e oltre 100 ferite, con l’ISIS che ha prontamente rivendicato la responsabilità dell’azione tramite il canale Telegram dell’organizzazione. Gli attentatori, descritti come almeno quattro individui armati e in tenuta mimetica, hanno aperto il fuoco sugli spettatori, dimostrando una preparazione militare. L’attacco ha suscitato una vasta eco internazionale, con condanne ferme da parte di leader mondiali, tra cui il presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella e la premier italiana Giorgia Meloni, che hanno espresso orrore e solidarietà alle vittime.
La situazione geopolitica è ulteriormente complicata dalla guerra in corso tra Ucraina e Russia, con il Cremlino che minaccia “conseguenze serie” e continua i raid su obiettivi ucraini. Nonostante l’attentato, il conflitto tra i due paesi persiste, con attacchi missilistici russi sull’Ucraina e la Polonia che schiera aerei a protezione dei suoi cieli. La comunità internazionale, inclusa la Cina, esprime preoccupazione per la situazione in Ucraina, sottolineando l’urgenza di ripristinare la pace.
L’attentato di Mosca richiama alla memoria gli attacchi terroristici ceceni degli anni ’90 e gli attentati di Parigi del 2015, sottolineando la continua minaccia del terrorismo internazionale. La risposta della comunità internazionale evidenzia la condanna universale del terrorismo e la solidarietà con le vittime di tali atti atroci. La situazione rimane tesa, con il mondo che osserva attentamente le ripercussioni di questo attacco sul già fragile equilibrio geopolitico nella regione.