Zaia contro Salvini, “Ci fai perdere voti con gli show sovranisti”: il leader della Lega sempre più a rischio

Crescono i malumori all’interno della Lega, con Luca Zaia che emerge come rivale di Matteo Salvini. La possibilità di una sfiducia al segretario si fa sempre più concreta.

Negli ultimi tempi, la Lega Nord sta vivendo un periodo di forte tensione interna, con una spaccatura sempre più evidente tra il leader del partito, Matteo Salvini, e il presidente del Veneto, Luca Zaia. Quest’ultimo, grazie alla sua gestione della crisi sanitaria e alla sua popolarità in Veneto, è emerso come un potenziale rivale di Salvini, mettendo in discussione la leadership del segretario della Lega.

Inoltre, Salvini ha affrontato malumori per i suoi ammiccamenti a Putin, che hanno sollevato preoccupazioni all’interno del partito. Queste azioni hanno portato a una mozione di sfiducia, sostenuta da diverse forze politiche, tra cui Azione e il Movimento 5 Stelle, che chiedono chiarimenti sui rapporti della Lega con il partito Russia Unita.

Durante il federale della Lega, convocato d’urgenza da Salvini, Zaia ha sbotto contro il segretario nazionale accusandolo di portare il partito ai minimi storici con le sue esternazioni che sono impossibili da condividere “Ci fai perdere voti con gli show sovranisti”

La crescente popolarità di Zaia, unita alle controversie che circondano Salvini, ha alimentato speculazioni su un possibile cambio di leadership all’interno della Lega. Zaia, con il suo approccio pragmatico e la sua capacità di governare, è visto da molti come una figura capace di portare il partito in una nuova direzione, lontana dalle polemiche e più focalizzata sulle questioni amministrative e sul benessere dei cittadini.

La tensione tra Salvini e Zaia riflette una divisione più ampia all’interno della Lega, tra chi sostiene una linea dura sui temi dell’immigrazione e dell’identità nazionale, rappresentata da Salvini, e chi, come Zaia, privilegia un approccio più moderato e gestionale. Questa divisione potrebbe portare a una sfida aperta per la leadership del partito, con possibili ripercussioni sulla coesione interna e sull’orientamento politico della Lega nel futuro prossimo.

In questo contesto di incertezza e di sfide interne, il fatto che Salvini abbia registrato in queste ore il marchio “Italia Sicura” avvalora sempre più l’ipotesi di un suo addio alla Lega, sia esso deciso dal partito o dallo stesso leader, per poter dare libero sfogo alla propria ideologia. Le elezioni europee di giugno saranno un punto di svolta che porterà di certo a grandi manovre all’interno della Lega.

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