Autisti, carpentieri, escavatoristi: i mestieri più cercati ma che nessuno vuole fare

In Italia, la carenza di personale qualificato in settori tecnici e pratici sta diventando un problema crescente, con dieci professioni particolarmente difficili da reperire.
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L’Italia sta affrontando una significativa carenza di professionisti in diversi settori chiave, una situazione che potrebbe avere ripercussioni serie sullo sviluppo infrastrutturale e tecnologico del paese. Secondo un’analisi recente del Centro Studi di Distretto Italia, progetto del Consorzio ELIS, ben il 75% delle offerte di lavoro si concentra su profili professionali tecnici e pratici, ma la risposta del mercato del lavoro è insufficiente a coprire la domanda.

La ricerca ha identificato dieci professioni particolarmente introvabili in Italia, che spaziano dai settori dei trasporti e delle costruzioni, alla meccanica, elettronica, meccatronica, IT, retail e telecomunicazioni.

Autista di mezzi pubblici – Nonostante la costante domanda, le aziende faticano a trovare candidati qualificati e disposti a intraprendere questa carriera.

Carpentiere – Un mestiere tradizionale che richiede abilità manuali specifiche, sempre più difficile da colmare a causa della mancanza di interesse nelle nuove generazioni.

Escavatorista – Essenziale per il settore delle costruzioni, questo ruolo vede una notevole carenza di operatori qualificati.

Esperto di intelligenza artificiale (AI) – Con l’avanzamento tecnologico, la richiesta per esperti di AI è in aumento, ma non ci sono abbastanza professionisti formati in questo campo.

Infermiere – Critico per il settore sanitario, il ruolo di infermiere soffre di una cronica carenza di personale qualificato, aggravata dall’alto livello di stress e dalle richieste fisiche e emotive del lavoro.

Sviluppatore software – Fondamentale nell’era digitale, questo mestiere vede una grande domanda ma una scarsa offerta di professionisti adeguatamente qualificati.

Tecnico di manutenzione industriale – Questi tecnici sono cruciali per il mantenimento e l’efficienza delle operazioni industriali, ma le aziende faticano a trovare candidati con le competenze tecniche necessarie.

Elettricista – Nonostante la necessità costante di manutenzione e installazione di sistemi elettrici, gli elettricisti qualificati sono sempre più difficili da reperire.

Cuoco – Il settore della ristorazione richiede cuochi con specifiche abilità culinarie, ma molti ristoranti segnalano difficoltà nel trovare personale esperto e appassionato.

Operatore ecologico – Con l’aumento dell’attenzione verso la sostenibilità, la figura dell’operatore ecologico diventa sempre più rilevante, ma mancano professionisti formati in questo settore.

Il problema non è attribuibile solo alla mancanza di interesse verso questi mestieri, ma anche a una percezione culturale che vede il lavoro manuale come meno prestigioso rispetto a quello d’ufficio o accademico. Quasi la metà degli studenti delle scuole superiori (49%) esclude a priori la possibilità di intraprendere una carriera in questi campi, secondo lo studio condotto da Skuola.net.

Questa carenza di personale qualificato rischia di rallentare significativamente diversi progetti cruciali per l’Italia, inclusi quelli legati alla transizione ecologica e allo sviluppo urbano. Senza un cambio di rotta nella formazione professionale e un rinnovato apprezzamento per le competenze tecniche e manuali, l’Italia potrebbe trovarsi di fronte a gravi deficit infrastrutturali e tecnologici nei prossimi anni.

È essenziale che le istituzioni educative, le aziende e i policy makers lavorino insieme per valorizzare queste professioni e incentivare più giovani a intraprendere percorsi formativi in questi settori. Solo così sarà possibile garantire che l’Italia disponga delle competenze necessarie per sostenere il suo sviluppo economico e tecnologico nel futuro.

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