Il Senato ha recentemente approvato il decreto Energia, ottenendo un ampio consenso con ben 97 voti favorevoli. Questo decreto tocca numerosi aspetti del settore energetico, compresi incentivi per l’auto-produzione di energia rinnovabile, semplificazioni ambientali e nuove disposizioni relative all’elettricità.
Una delle principali novità riguarda il ruolo del Gestore servizi energetici, il quale manterrà un’importante posizione nell’approvvigionamento di gas naturale, con alcune deroghe alle attività upstream nell’alto Adriatico.
Inoltre, il decreto prevede la creazione di un polo strategico nazionale nell’eolico offshore e la proroga delle concessioni geotermoelettriche fino al 2026. Non solo, include anche contributi per la ricostruzione nelle regioni colpite da alluvioni e campagne informative sulla fine del servizio di maggior tutela nel settore elettrico.
Una delle peculiarità di questo decreto è l’istituzione di un fondo di compensazione e riequilibrio ambientale, finanziato dalle aste delle quote di emissione di anidride carbonica, a dimostrazione dell’impegno verso politiche ambientali più sostenibili. Inoltre, è previsto il rifinanziamento del Fondo italiano per il clima con 200 milioni di euro per il 2024, dimostrando l’attenzione verso la lotta ai cambiamenti climatici.
Tra le altre novità, vengono introdotte modifiche alla disciplina per l’individuazione del Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi e la verifica di assoggettabilità alla valutazione di impatto ambientale per modifiche agli impianti fotovoltaici.
Il decreto prevede anche l’estensione a 30 mesi dei termini di inizio e ultimazione dei lavori relativi ai permessi di costruire rilasciati o formatisi fino al 30 giugno 2024, facilitando quindi il completamento di progetti edilizi.
Inoltre, viene facilitato l’accesso agli incentivi per interventi di efficientamento energetico e ricostruzione post-sisma del 2016, dimostrando l’attenzione verso la sostenibilità e il supporto alle aree colpite da eventi naturali avversi.
Un altro punto significativo è l’incremento di 150 milioni annui della parte dei proventi delle aste delle quote di emissione di gas serra destinata al Fondo per la transizione energetica nel settore industriale, evidenziando la volontà di promuovere una transizione verso una produzione industriale più sostenibile.
Ulteriori novità riguardano le disposizioni sulla cattura e stoccaggio della CO₂ e la creazione di un portale digitale da parte di Terna per la rete elettrica. Infine, sono previste risorse destinate al teleriscaldamento e teleraffrescamento efficiente, rappresentando un investimento diretto per sistemi energetici più sostenibili, sottolineando l’attenzione verso soluzioni energetiche a minor impatto ambientale.